IO SONO IL POTERE
Lavoro nella PA dal 2002, ho sempre ricoperto ruoli molto vicini al livello decisionale maggiore, sia in ambito amministrativo che in ambito tecnico, mi sento di poter dire di aver visto abbastanza bene dove e come avvengono quasi tutte le scelte decisionali prese nella amministrazioni per le quali ho lavorato.
Questo libro non fa altro che certificare che il meccanismo è il medesimo, ampliato rapportato al livello raccontato quindi quello relativo alle scelte nazionali, purtroppo in maniera molto più sfacciata, soprattutto perché gli interlocutori sono quegli elementi dell'amministrazione sui quali, in fondo, si basa il principio della democrazia rappresentativa.
E', purtroppo, una amara constatazione di quanto è già visibile ad un occhio più attento. Si parla sempre di riforme ma il tutto, visto da dentro, ha un significato assai diverso. Capita quindi di trovare tante chiavi di lettura rispetto a domane poste anche a questioni quotidiane. Si capisce quindi che il termine riforme è un leit motiv pronto per ogni occasione ma che di fato non cambierà nulla perchè fa comodo tutto così com'è.
Il racconto è molto interessante, è scorrevole ma a volte un po' (credo volutamente) presuntuoso.
Sono sincero, ti fa perdere quelle poche speranze che avevi nelle istituzioni, non perchè ti dica niente di nuovo ma perchè, purtroppo, conferma quanto dall'interno si intravede.
Più che il potere credo sia un attore nel teatro di una scena politica che si presenta come una commedia ma che in fondo è una tragedia.
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