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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Next Stop Rogoredo

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A fianco al boschetto di Rogoredo ci sono passato per anni, quando andavo alle superiori, avevo anche due compagni di classe che abitavano a Rogoredo e, essendo anche ripetenti, avevano giù dalla quarta la patente. Così gli chiedevo di accompagnarmi in stazione dove prendevo la metropolitana e in una fermata ero a San Donato riuscendo a prendere il pullman prima. Essendo loro della zona facevano un giro strano, in pratica da via San Dionigi arrivavano sulla via Sant'Arinaldo e passavamo sotto il ponte della tangenziale per trovarsi la stazione sulla destra. A sinistra, nel percorso, c'era quello che quasi trent'anni dopo sarebbe diventato un inferno sulla terra. Ho letto più volte le cronache relative a quel luogo in questi anni, sempre con la domanda di come possa essere possibile l'esistenza di un luogo simile. La risposta è più semplice di quello che sembra ed è contenuta anche nel libro: "Siamo dei disperati. Ma almeno siamo tutti qui, ci buchiamo in questo pos...

IO SONO IL POTERE

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Lavoro nella PA dal 2002, ho sempre ricoperto ruoli molto vicini al livello decisionale maggiore, sia in ambito amministrativo che in ambito tecnico, mi sento di poter dire di aver visto abbastanza bene dove e come avvengono quasi tutte le scelte decisionali prese nella amministrazioni per le quali ho lavorato. Questo libro non fa altro che certificare che il meccanismo è il  medesimo, ampliato rapportato al livello raccontato quindi quello relativo alle scelte nazionali, purtroppo in maniera molto più sfacciata, soprattutto perché gli interlocutori sono quegli elementi dell'amministrazione sui quali, in fondo, si basa il principio della democrazia rappresentativa. E', purtroppo, una amara constatazione di quanto è già visibile ad un occhio più attento. Si parla sempre di riforme ma il tutto, visto da dentro, ha un significato assai diverso. Capita quindi di trovare tante chiavi di lettura rispetto a domane poste anche a questioni quotidiane. Si capisce quindi che il termine ri...

IL NOSTRO AGENTE ALL' AVANA

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Ho letto questo libro diversi anni fa ma nei giorni scorsi mi è prepotentemente venuto in mente mentre stavo lavorando e una personalità ha preso la parola per fare un intervento. La capacità oratoria unita ad un ottimo esercizio di retorica mi ha catapultato in una situazione di altri tempi. Se si aggiunge poi che, nel bel mezzo del discorso, un fragoroso scampanio che dai diversi campanili indicava mezzogiorno, sotto un caldo sole, costringeva la personalità che rappresentava proprio il governo dell'isola dove è ambientato il libro a fermarsi giratosi verso l'alto prelato ha chiesto: "manca tanto?". Mi sono sentito catapultato nelle storie dei romanzi ambientate a Brescello nell'immediato dopoguerra. Paragone che ho confidato ad una nota firma nazionale presente e che ha puntualmente usato come introduzione al suo articolo del giorno dopo. In qualche modo una guerra è stata combattuta anche qui e, come in tutte le guerre, un po' di propaganda è stata fatta. ...