Venerdì alle Terme di Acqua Pia a Montevago




Il caldo si fa davvero soffocante, le giornate sono difficili, alla ricerca di un possibile refrigerio, si cerca di stare al mare, ma, anche lì, bisogna stare il più possibile in acqua, camminare sulla sabbia è come correre sui carboni ardenti, i piedi bruciano.

Dopo varie peripezie, mediazioni, cambi e messaggi si è deciso di andare alle terme di Acqua Pia.
Non sono mai stato un appassionato di terme, devo dire che mi sono ricreduto dopo che, lo scorso inverno, sono stato alle Terme di Bormio, con due colleghi, Giuliano e Daniele.
Così, quando è stato proposto di andarci, ho accolto molto favorevolmente l’idea, anche perché sarebbe stata la prima volta che ci sarei andato con Daniela.

La giornata è passata al mare con i bambini, stavolta però, per la serata abbiamo deciso che anziché portare i bambini a Sciacca abbiamo portato la nonna a S. Giorgio al mare, dove siamo noi.

Siamo partiti con il solito ritardo ma, dopo una strada che sembra infinita, siamo arrivati in mezzo al nulla dove compare questa struttura, aperta fino alla mezzanotte.

E’ costituita da una vasca grande utilizzata come piscina con annessa vasca per bambini, e da un percorso termale molto corto ma molto bello, perché costruito nella roccia (non proprio naturale) con i getti di acqua calda termale che escono dall’alto. 

Nel buio della notte, nonostante il caldo, la sensazione è veramente bella, non usciresti mai.

Il finire è poi nella vasca grande, dove puoi nuotare nell’acqua calda termale, una cosa veramente insolita, anche perché, chiaramente, non ha la stessa limpidezza dell’acqua fredda e clorata delle piscine tradizionali.


La serata di è poi conclusa al Bar Giotto, con un misto di “Dolce e salato”, inteso in un panzerotto con coca cola e brioche con il caffè. Questo bar apre tendenzialmente dopo la mezzanotte ed è frequentato dal popolo notturno, dai ragazzini in motorino (tantissimi) agli adulti di ritorno dalle serate.

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