Le follie di una Pubblica Amministrazione acefala
Ormai da anni la parola d'ordine è tagli, sovente sostituita da risparmi.
Ogni legge che viene emanata nel campo della PA ha, nella sua conclusione, la clausola di invarianza, vale a dire enuncia la fatidica frase "Senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica", cosa che, nella maggioranza dei casi non è vera e non avviene, ma questo è un problema di chi si trova, sua sfortuna, ad applicarla.
Ora però stiamo rasentando la follia.
La CGIL ha promosso un referendum per abolire i voucer, il Governo, dopo aver fissato la data delle consultazioni referendarie, il 17 marzo ha adottato un Decreto Legge con il quale ha stabilito la revoca dei voucer e l'abolizione del suo uso. Il Senato ha già provveduto alla approvazione del testo di conversone del Decreto Legge governativo, ora manca solo la camera.
Tuttavia la Prefettura si sta comportando come se nulla fosse, come se il Decreto Legge ed i successivi atti non fossero esistenti per cui tutti gli Enti Locali, nella fattispecie i Comuni, stanno preparando tutte le attività per svolgere il referendum, consapevoli che si tratta di lavoro inutile e che molto probabilmente mai nessuno ci rimborserà.
La vera e grave assurdità è che sono già stati recapitati i rotoli di manifesti di convocazione dei comizi elettorali, compresa la scorta.
Non mi sorprenderei se avessero già stampato tutte le relative schede.
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