La Sera di Pasqua del Coronavirus
E' la sera di Pasqua, le mani mi fanno male, sono rosse. L'ultima partita di guanti non è delle migliori, sarà anche il caldo ed il conseguente sudore. Quasi ci si abitua a questa situazione, anche se c'è poco da abituarsi. La stanchezza comincia a farsi sentire. Le sirene molto meno che nei giorni scorsi, insieme alle notizie di un calo dei contagi. La gente sta cominciando a uscire di nuovo, è più attrezzata, quasi tutti hanno la mascherina, quasi tutti hanno un buon motivo, secondo loro, per uscire. Se solo potessi farlo io, di rimanere in casa con mia moglie ed i miei bambini lo farei volentieri. Più passa il tempo e più mi rendo conto, che ho rischiato e che sto tuttora rischiando la vita. Non ho scelto di fare l'eroe, non lo sono e non lo sarò nemmeno mai. Niente inseguimenti, indagini e altre suggestioni degne delle peggiori fiction delle tv populisti di bassa lega, posto che qualcuno ci chiama ancora Vigili Urbani e che per la legge siamo più o meno polizia amm...