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24 NOVEMBRE 1938

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La vita frenetica, gli impegni, i bambini, le preoccupazioni e le responsabilità ci fanno vivere come se fossimo in apnea, passano le settimane, passano i mesi e le stagioni, passano gli anni, e te ne accorgi quando il tuo primo figlio ti arriva al petto e per alzarlo, quasi non ti devi più abbassare. Così come gli altri due, per i quali quasi non riesci a percepire i passaggi tanto sono repentini, da un giorno all'altro li senti parlare, fare frasi complete ed esprimersi come i grandi. Però ci sono dei momenti in cui è necessario fermarsi, pensare, fissare e anche ricordare.  Perché purtroppo delle persone non ci sono più nella vita reale, ma fortunatamente, non c'è modo di cancellarle nei pensieri quotidiani, così come tutti i giorni non riesci a pensare come sarebbe stato, cosa avresti potuto fare, se fossero ancora lì. Oggi avrei voluto tanto accendere queste due candele, fare una fantastica festa, ridarti tutto l'affetto che nella tua vita hai saputo donar...